Home
Artisti
Interviste
Articoli
Testi
GuestBook
Forum
Rastafari
Sound
Jamaica
Etiopia
Poesie
Gallery
Libri
Concerti
Classifiche
Links
Zion Blog
Recensioni
Dj-Yard
COMUNITY
E-mail

No alla Musica Assassina Promuovi Roots Reggae


No Slackness
Iscriviti per ricevere tutte le news reggae e sulla spiritualit Rasta

REGGAE SUMFEST 15 ANNI DA FESTEGGIARE

Passa il tempo ma il reggae Sumfest mantiene intatto il suo fascino, capace di attrarre migliaia di persone in Jamaica durante il mese di luglio. Certo che oggi sono diversi i grandi eventi e alcuni di essi risultano essere qualitativamente migliori (si pensi al Rebel salute), ma ci non toglie che per tutti gli amanti della reggae music, il festival che si svolge a Montego Bay resta un appuntamento irrinunciabile, capace come di regalare momenti emozionanti e da incorniciare. Inoltre ques'anno il Sumfest celebra un anniversario importante, 15 anni sono infatti trascorsi da quando nel 1993 si tenne la prima edizione. Il festival si aperto domenica 15 con il rituale party sulla spiaggia e si chiuso il 21 luglio. Come sempre, particolarmente attesa stata la dancehall Night che ha visto sfilare sul palco Beenie Man, Bounty Killer, Elephant Man, Baby Cham, Vybz Kartel, Movado, Lady Saw, Vegas, Ninja Man, Chuck Fenda, Munga Honorouble, Erup, Macka Diamond e Voicemail. Poi ci sono state ben due International Night. Nella prima, battezzata con il nome Evolution, si sono esibiti, tra gli altri, Shaggy, Buju Banton, Morgan Heritage, Richie Spice, Etana, Da'Ville, Cherine Anderson e Christopher Martin, mentre nella seconda notte, denominata Zenith, a salire sul palco sono stati Mary J. Blige, Beres Hammond, Tanya Stephens, Alison Hinds, Tarrus Riley, Tessanne Chin e Rootz Underground. Per gli organizzatori si tratta di una delle migliori edizioni mai realizzate, alla cui riuscita hanno contribuito non poco gli sponsor, in primis la Red Stripe. D'altronde il line up stato davvero stellare anche se stato costruito quasi esclusivamente su artisti dancehall. Particolarmente atteso era Buju Banton, reduce da un tour trionfale negli Stati Uniti, dove al Madison Square di New York ha suonato di fronte ad una platea di 10.000 persone. E ancora una volta Mr. Gargamel stato eletto migliore performer del festival, sottolineando cos che oggi lui l'artista jamaicano pi completo, almeno on stage. Tra le proposte interessanti la stampa jamaicana ha dato ampio spazio ai Rootz Underground, una band che si sta mettendo sempre pi in evidenza e alla quale presto dedicheremo un articolo. Particolarmente famosi e apprezzati per i loro curati live set, i Rootz Underground si dichiarano naturalmente felici per avere avuto un'occasione da non perdere per farsi conoscere. La band si esibita lo stesso giorno nel quale salito sul palco Beres Hammond, artista particolarmente amato dalla massive jamaicana. Johnny Gourzong, direttore esecutivo del Sumfest, a tal proposito ha detto: "Beres Hammond una superstar con un talento infinito. Il suo lavoro di artista, produttore e autore gli ha fatto guadagnare grande rispetto, sia in Jamaica che nel mondo". Non mancata la sezione dei tributi e degli omaggi che ha voluto premiare in primis Frankie Paul, insieme a Chaka Demus & Pliers, Admiral Bailey, Gem Myers, Ernie Smith e Pluto Shervington. Naturalmente la stampa jamaicana ha seguito l'intera manifestazione, segnalando di volta in volta gli artisti che hanno maggiormente impressionato la numerosa massive accorsa alle serate. Che sia in atto una sorta di operazione di riscatto di Lady Saw, non pi considerata solo come un oggetto sessuale, lo ha dimostrato anche la sua ultima apparizione al Sumfest durante la quale ha fatto un live set prevalentemente roots e pi volte si rivolta alla gente dicendo "Imparate ad apprezzare quello che Dio ha creato". A far parlare ancora di se stato Beenie Man, anche se questa volta al centro dell'attenzione non c' stato l'eterno scontro con Bounty Killer (in verit questa volta i due si sono comportati bene). Infatti, nella conferenza stampa che ha seguito lo show, "the doctor" ha dichiarato di non aver mai firmato il Reggae Compassionate Act (l'accordo che obbliga gli artisti jamaicani che lo sottoscrivono ad eliminare ogni riferimento violento e discriminatorio nei confronti degli omosessuali), anche se ha condannato le violenze contro i gay dicendo che "non abbiamo bisogno di questo. Non abbiamo bisogno di ucciderli, ma abbiamo solo il dovere di dire alla gente che non ci piace il loro stile di vita e il loro comportamento". Questa edizione del Sumfest stata caratterizzata e influenzata anche dalle imminenti elezioni, che si terranno il 27 agosto prossimi. Molti gli artisti che a tal proposito hanno voluto dire qualcosa. "Questa sera non voglio bruciare i politici, per voglio comunicare loro qualche notizia. Vorrei che si pronunciassero e prendessero posizione contro quelle persone che molestano i nostri bambini, perch i bambini sono il nostro futuro" - ha detto Lutan Fyah. Ancora pi incisiva la dichiarazione di Chuck Fender il quale si cos pronunciato: "Le elezioni che verranno non saranno di nessuno aiuto per noi. Perch allora questo combattersi l'uno contro l'altro? Per quale motivo un fratello nero deve fare violenza ad un altro fratello nero?" Si trattato di uno dei migliori Sumfest degli ultimi anni, senza incidenti e atti deprecabili. Buona la risposta del pubblico che soprattutto durante la Dancehall Night ha fatto registrare il tutto esaurito. Insomma un ottimo modo per festeggiare i primi 15 anni del celebre festival jamaicano.

Mr.Bigga Fonte: The Observer

webmaster