In
questo momento di grande difficolt per l'Etiopia, alle prese
con disordini interni e l'endemica emergenza povert, si
leva forte, anche se in maniera del tutto pacifica, la voce di protesta
degli esponenti della Imperial Ethiopian World Federation che, durante
una protesta presso la sede dell'Onu in Jamaica, hanno richiesto
il ritorno della monarchia in Etiopia.
In una lettera indirizzata a Juan Carlos Espinola, il rappresentante
legale delle Nazioni Unite, l'IEWF ha ricordato come l'organo internazionale
debba essere il custode e garante della "international morality"
(la moralit mondiale, ndr) e che per tale motivo urge liberare
l'Etiopia dalla falsa democrazia instaurata dal presidente Meles
Zanawi per riportare la monarchia costituzionale dell'Imperatore
Haile Selassie.
La manifestazione si tenuta il 5 maggio, in occasione del
65 anniversario della liberazione dell'Etiopia dal colonialismo
fascista.
"In questo giorno i Rasta appartenenti alla IEWF cercano di
ricordare alle Nazioni Unite l'obbligo di rompere e cancellare l'oppressivo,
inumano e dittatoriale regime di Zanawi. In questo la comunit
internazionale deve intervenire senza compromessi" - si legge
nella lettera scritta da Junior Anderson, vice presidente della
IEWF.
"Siamo qui per chiedere la liberazione dell'Etiopia e per fare
un appello alle Nazioni Unite e ai suoi membri, che sin dal 1974
hanno chiuso gli occhi davanti alle atrocit succedutesi
in Etiopia da Menghistu a Zanawi" - ha dichiarato ancora Anderson
all'Observer.
"Chiediamo che l'Onu ponga fine ad ogni sostegno di questo
regime illiberale e non ci fermeremo finch l'Etiopia non
sar liberata" - ha infine concluso il vicepresidente.
L'Imperatore Haile Selassie venne detronizzato a seguito di un colpo
di stato che mise al potere il perfido Menghistu, grazie anche all'appoggio
dell'Unione Sovietica. Il regime instaurato provoc la morte
di migliaia di oppositori con il paese che affondava sempre di pi
nella povert, nell'ignoranza e nel disagio.
Molti appartenenti al regime corrotto di Menghistu fanno ancora
oggi parte del nuovo regime politico nonostante l'Etiopia venga
considerata una democrazia. Le elezioni tenutesi lo scorso anno
sono state irregolari a detta di molti osservatori internazionali.
Le proteste succedutesi al voto sono state represse nel sangue e
molti dissidenti sono stati incarcerati.
Potr la voce di Rasta finalmente cambiare qualcosa?
Mr.Bigga
Fonte: The Observer
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