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Le elezioni giamaicane sono una tombola perch non
vengono mai indette quando dovrebbero e percio' tutti fanno
scommesse per indovinare quando si tengono.
Le prossime sono molto vicine ,pare ottobre ,ma l'annuncio
non arriva e tra i vari motivi politici e mafiosi per tardarne
l'indizione , uno sensato.
La grande paura dell'ondata di violenza che le accompagna.
Ad ogni tornata elettorale si mobilitano i supporters dei
due partiti che per un paio di mesi guadagnano dei soldi
con le motorcades una sfilata di macchine, pulmini, camion
stracarichi di gente che attraversano regioni intere strombazzando
,urlando e a volte sparando.
Fanno paura e il loro passaggio provoca spesso risse e accoltellamenti
sia per motivi politici sia perch i manifestanti
bevono e sono molto aggressivi.
Nei ghetti il momento in cui si conta il valore
e la capacita di convinzione del "don" locale
che ha governato illegalmente la zona protetto da un politico
a cui ora rende il favore portando voti. Se i voti sono
inferiori alle aspettative , il don perde la faccia e quindi
l'appoggio politico.
Per prevenire tutto cio venerdi scorso il PMI Peace, Mouvement
Unit ,ha indetto un mega incontro con i due partiti politici
e un gran numero id organizzazioni e chiese per pretendere
che i politici si assumano la responsabilita di non incitare
alla violenza.
Un meeting molto affollato, le solite strette di mano formali
e tante promesse ma chissa cosa succedera' davvero. Intanto
la guerra si fa dura sui programmi politici All'improvviso
fioccano promesse di tutti tipi ,dal miraggio di servizi
sanitari gratis ,alle scuole senza retta scolastica a tagli
alle tasse.
In realta' questa volta il vero interesse rispetto
a chi vincera' le lezioni perch dopo quattro termini
vinti dal PNP la gente talmente schifata dalla
loro politica, che gli exit poll hanno dati di sconquasso
proprio nelle zone in cui il PNP era leader .
Pecio' sara' una elezione dura e senza esclusione di colpi,
accuse, scandali.
Ancora una volta ne faranno le spese i ciattidni ostaggi
della corruzione e del clima crescente di paura.
Maria Carla
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