Storia
della Chiesa Etiopica Tewahedo
Sebbene
l'Etiopia sia ben nota dalla Bibbia e dalla letteratura
secolare, essa meglio conosciuta per la sua storia,
che si basa sull'asserzione: "Il timore del Signore
il principio della sapienza", divenuta il
fondamento delle sue credenze e pratiche religiose (Salmo
110, Proverbi 1,7). L'Etiopia e gli Etiopi occupano un posto
prominente al fianco di quei Paesi e luoghi ben noti dai
Libri sacri, dagli antichi manoscritti storici cos
come dalle ricerche archeologiche attorno al mar Rosso ed
alla valle del Nilo. Secondo la storia antica, la parola
Etiopia denota un tratto geografico di terra che rappresenta
l'area a sud dell'Egitto e giunge sino al lontano Oceano
Indiano. La parola "Etiopia" deriva da due vocaboli
greci che costituiscono anche il nome assegnato alle popolazioni
residenti nell'area. Il fatto che il Paese sia denominato
Etiopia anche un'indicazione della tonalit
del colore della pelle dei popoli che la abitano. La distesa
geografica denominata "Etiopia" pare aver coperto
aree e dimensioni diverse in periodi differenti, ma il suo
centro sempre stato l'area in cui sono situate
le sorgenti del Nilo Azzurro. La Bibbia, in quanto unico
libro che narra del principio di tutte le cose, afferma:
"Ed il nome del secondo fiume Ghion:
lo stesso che circonda l'intera terra d'Etiopia" (Genesi
2,13) e dice inoltre il profeta del Signore, Re Davide:
"L'Etiopia protende le sue mani a Dio" (Salmo
68, 31). Il nome Etiopia riferito a vari luoghi
nella Bibbia ed i profeti dell'Antico Testamento ne hanno
fatto menzione.
Il poeta greco Omero, che visse attorno all'800 a.C., ha
descritto nelle sue opere gli Etiopi ed il luogo che essi
abitavano. Dopo Omero il famoso storico Erodoto, che visse
tra il 400 ed il 300 a.C., ha anch'egli fatto riferimento
agli Etiopi ed alla regione in cui vivevano, identificata
nell'area a sud dell'Egitto ed attorno al mar Rosso, che
si estendeva sino all'Oceano Indiano. Nel descrivere gli
Etiopi, disse che "sono molto longevi". Tutti
questi elementi dimostrano che l'Etiopia collocata
nella parte orientale dell'Africa ed un Paese con
una lunga storia documentata.
Nonostante il fatto che l'adorazione dell'unico vero Dio
sia sempre stata il fondamento delle pratiche religiose
d'Etiopia sin dai tempi remoti, fu all'epoca della Regina
di Saba che furono compiuti passi significativi nel rafforzamento
della fede. Dopo aver ricevuto notizie riguardo a Re Salomone,
la Regina di Saba intraprese il viaggio alla volta del palazzo
del Re a Gerusalemme, per verificare con i propri occhi
tutto quanto aveva udito a suo riguardo e per introdurre,
in compenso, la civilt etiopica. La relazione che
ne scatur cre le condizioni favorevoli per
l'introduzione degli insegnamenti e della fede dell'Antico
Testamento in Etiopia. Fu a quest'epoca che l'Arca di Sion
venne condotta nel nostro paese. Da questo momento in poi,
l'Antico Testamento divenne la base del sentimento, delle
pratiche e degli insegnamenti religiosi del popolo e l'Etiopia
divenne il seggio dell'Arca dell'Alleanza (I libro dei Re
10, 1-9). A motivo di tali relazioni storiche, culturali
e religiose con Gerusalemme, gli Etiopi erano soliti viaggiare
alla volta della Terra Santa, attraversando il deserto a
piedi o a dorso degli animali, un'impresa certo ardua e
difficile. I viaggi costanti intrapresi dagli Etiopi in
Terra Santa li resero proprietari di alcuni luoghi di adorazione
nella Citt di Davide. Questa propriet di
luoghi di culto a Gerusalemme simbolo di onore
ed orgoglio non soltanto per gli Etiopi, ma per la totalit
delle popolazioni nere. La relazione storica e culturale
apr anche la via alla Cristianit in Etiopia.
La Sacra Bibbia ci narra che un eunuco etiope, che si trovava
a Gerusalemme per propositi di culto, import la
Cristianit in Etiopia nel I secolo d.C. (Atti 8,29).
Tuttavia, la fondazione del Vescovato e l'amministrazione
dei Sacramenti ebbero inizio nel IV secolo d.C., quando
Frumenzio fu nominato primo vescovo d'Etiopia da Atanasio,
Patriarca d'Alessandria. Questo evento segn ancora
una volta l'inizio di relazioni religiose tra Alessandria
e l'Etiopia.
L'Etiopia, anche prima della nascita di Cristo e dell'introduzione
della Cristianit, usava seguire gli insegnamenti
dell'Antico Testamento (le Leggi di Mos) come proprie
fondamenta religiose. Dopo l'introduzione della Cristianit
entrambi, il Vecchio ed il Nuovo Testamento, divennero le
basi della sua fede cristiana. Gli insegnamenti dell'Antico
Testamento e del Nuovo, quali fondamenta della Chiesa Ortodossa
Tewahedo d'Etiopia e quali ragioni del suo progresso, hanno
una lunga storia che giunta sino al giorno d'oggi.
La Chiesa Ortodossa Tewahedo d'Etiopia una di quelle
Chiese Ortodosse che rigettano le conferenze religiose Calcedoniane
e le loro decisioni. Ma accetta e segue strettamente:
a. L'opera e gli insegnamenti di nostro Signore Ges
Cristo.
b. L'azione e gli insegnamenti dei Suoi Apostoli.
c. La decisione presa, mediante l'ausilio e la guida dello
Spirito Santo, dai 318 Santi Padri al Concilio di Nicea
nell'anno 325 d.C.; la decisione presa dai 151 Santi Padri
al Concilio di Costantinopoli nall'anno 381 d.C. e la decisione
e gli insegnamenti dei 200 Santi Padri al Concilio di Efeso
nell'anno 431 d.C. Accetta anche i Santi Padri che giunsero
in seguito in epoche differenti ed i cui insegnamenti si
accordano completamente con le decisioni dei Concili sopra
menzionati.
L'epoca tra il IV ed il VII secolo d.C. fu un periodo in
cui soddisfacenti attivit religiose e consigli spirituali
furono portati avanti. Fu durante quest'epoca che le Sacre
Scritture furono tradotte nella lingua nazionale, il gh'ez,
dal greco e da altre lingue antiche ed affermate; la vita
monastica fu fondata e le chiese furono organizzate quali
principali luoghi di culto. Fu inoltre a quest'epoca che
il ben noto musicante ecclesiastico ed uomo di letteratura,
Yared, compose e perform le sue opere maggiori che
ancora caratterizzano la Chiesa Ortodossa Etiopica. Nel
VI secolo, il nord Africa ed una parte del Medio Oriente
furono invase dagli Arabi seguaci di Muhammad. Di conseguenza,
l'Islam si espanse alle aree del mar Rosso e dell'oceano
Indiano, indebolendo la Chiesa Ortodossa Etiopica ed ostruendo
la sua relazione con il resto del mondo cristiano. Di nuovo,
nel IX secolo, la regina Felasha (giudaica) Yodit (Giuditta),
che si lev contro la Cristianit, saccheggi
la Chiesa Ortodossa Etiopica, (distruggendo la vita e la
propriet di una notevole eredit religioso-culturale).
Dal X al XV sec., la Chiesa Ortodossa etiopica comp
grandi sforzi per restaurare quanto era stato distrutto
nel IX sec. Risultati significativi ed un progresso notevole
furono conseguiti nel campo dell'architettura, che produsse
chiese di importanza e riconoscimento internazionali. Il
Vangelo venne predicato in lungo e in largo all'interno
del Paese. La vita monastica fu nuovamente organizzata,
il paganesimo sub una rilevante riduzione ed il
numero di Libri Sacri tradotti dall'arabo crebbe, tanto
che in molti casi i libri prima perduti furono tradotti
dall'arabo in ghe'ez. Nuovamente, nel XVI sec., un musulmano
etiopico di nome Ahmed Gragn, aiutato e supportato dall'impero
Ottomano, inizi la propria campagna militare dalla
parte orientale del Paese e giunse sino al nord, distruggendo
un gran numero di chiese ed eredit culturali lungo
tutto il Paese. Migliaia di persone -uomini, donne e bambini
di fede cristiana- furono massacrate. Quest'epoca particolare
viene ricordata come l'epoca oscura nella storia etiopica.
Nonostante tutte queste distruzioni, i Cristiani etiopici
dell'epoca rimasero saldi nella propria fede, si unirono
e, con notevoli sacrifici, difesero il Paese e la Chiesa
Ortodossa. Con l'aiuto di Dio Onnipotente, l'Etiopia sconfisse
con successo l'armata di Ahmed Gragn, uccise il suo leader
e ne usc vittoriosa. I primi 15 anni del XVI secolo
furono anni di distruzione e di confusione sociale, come
mai prima nella storia d'Etiopia; questo anche
ricordato come il periodo dei martiri. Durante la guerra
contro Ahmed Gragn, alcuni soldati portoghesi furono inviati
dalla loro patria per aiutare i Cristiani etiopici. Al fianco
del contingente portoghese giunsero nel Paese anche alcuni
missionari gesuiti. A motivo del conflitto religioso creatosi
tra i Cristiani etiopici ed i missionari gesuiti, il Paese
fu gettato in un altro periodo di spargimento di sangue
e sofferenze. La seconda met del XVIII e la prima
met del XIX secolo furono periodi in cui qualsiasi
forma di governo centrale riconosciuto fu totalmente assente.
Questa particolare epoca, chiamata "Zemene Mesafint"
(Epoca dei Giudici), dur settant'anni. Durante questo
periodo, tuttavia, la Chiesa Ortodossa Etiopica, avendo
attraversato molti alti e bassi, fu in grado di compiere
un progresso significativo nei seguenti campi:
A) Furono sviluppate scuole quali centri di Qene (arte poetica)
e di scrittura;
B) Furono elaborati commentari alle Sacre Scritture;
C) Furono introdotte e sviluppate scuole di musica ecclesiastica.
La seconda met del XIX secolo fu dunque un periodo
in cui l'Imperatore Tewodros giunse al potere e la riunione
del Paese ebbe cos inizio, annunciando il sorgere
dell'Etiopia moderna. La Chiesa Ortodossa Etiopica dovrebbe
essere considerata non soltanto come la depositaria storica
e religiosa del Paese. Bisogna guardare anche ad essa come
il centro della Cristianit nel Corno d'Africa. Mediante
i sacrifici che essa pag, fu in grado di detenere
la propria eredit e la propria storia cristiane,
che ne hanno fatto il simbolo dell'unit e dell'indipendenza.
E' evidente che la Chiesa Ortodossa Etiopica, nella sua
lunga storia, abbia contribuito notevolmente all'indipendenza,
al progresso sociale ed all'unit del Paese. E' una
questione di grande importanza che la presente generazione,
e quelle future, conoscano a fondo la portata di tali apporti
storici e sociali. I nemici dell'Etiopia, che giunsero per
controllare il Paese in varie epoche, fecero sempre della
Chiesa Ortodossa Etiopica e delle sue istituzioni i punti
focali dei propri attacchi e dei propri tentativi di distruzione.
Nel XIX secolo, l'Etiopia comp sforzi notevoli per
introdurre la civilizzazione occidentale nel Paese. D'altro
canto, le potenze europee tentarono l'impossibile per evitare
che l'Etiopia divenisse il centro della civilt africana.
E durante l'ultima parte di questo secolo, quando Mussolini
invase l'Etiopia dal 1936 al 1941, fu contro la Chiesa Ortodossa
Etiopica che tutti i tentativi di distruggere il Paese furono
diretti. Nonostante tutto ci, la Chiesa Ortodossa
Etiopica ha sempre preservato la storia del Paese e le sue
istituzioni religiose, offrendo la guida spirituale e l'assistenza
sociale al popolo. Il XX secolo non dovrebbe essere come
i secoli V, XI o XVI, allorch la disunit,
la condanna e le contese erano all'ordine del giorno. Evitando
di tradire i propri obiettivi, dovr essere il momento
dell'unit, della comprensione, e della coesistenza
in una maniera degna di una societ civile. Nel V
secolo, fu una tragedia nella storia che la Chiesa Cristiana,
"Una, Santa, Apostolica ed Universale", fu divisa
in due. Di base, la Chiesa di nostro Signore una
e le persone non dovrebbero dividerla per perseguire i propri
propositi. Tuttavia, vi sono importanti tribune internazionali
in cui la Chiesa Ortodossa Etiopica membro e partecipa
nello spirito dell'ecumenismo. Abbiamo descritto nelle precedenti
righe che la Chiesa Ortodossa etiopica una delle
Chiese Ortodosse Orientali che non accettano il Concilio
di Calcedonia. La Chiesa Ortodossa etiopica rimarr
ferma nella propria relazione ed unit religiosa
con le Chiese Ortodosse Orientali. E' governata ed amministrata
dal Santo Sinodo che deriva dalle tradizioni degli Apostoli.
A partire dai tempi dei primi profeti, la Chiesa Ortodossa
Etiopica sempre stata una rispettosa seguace dei
Padri della Chiesa. Ma la Chiesa d'Alessandria, facendo
uso del "Decreto di Nicea" che essa stessa introdusse
per perseguire i propri propositi, si pose in condizione
di nominare i vescovi etiopi tra i propri padri ecclesiastici.
Tuttavia, i vescovi egiziani non potevano comunicare con
i fedeli della chiesa etiopica a motivo del fatto che non
erano in grado di parlare il linguaggio locale e questo
ha creato fraintendimenti. Se la Chiesa Ortodossa etiopica
avesse raggiunto la propria autocefalia, avrebbe compiuto
o conseguito molto. etiopica avesse raggiunto la propria
autocefalia, avrebbe conseguito molti risultati. Durante
questo lungo periodo di 1600 anni, non furono in effetti
fondate da parte degli Egiziani istituzioni di elevato apprendimento
teologico che si aggiungessero alle esistenti scuole tradizionali
etiopiche. La liberazione da questi intralci ha richiesto
sacrifici in termini di energia umana, tempo e risorse.
Dopo 1600 anni, la Chiesa Ortodossa Etiopica, dopo aver
attraversato grandi difficolt e battaglie e mediante
gli instancabili sforzi dell'ultimo Imperatore Haile Selassie
I, fu in grado di nominare i propri patriarchi tra i propri
padri ecclesiastici. Lo sforzo dell'Imperatore per rendere
la Chiesa Ortodossa etiopica totalmente indipendente sar
sempre ricordato dalle generazioni. Nonostante la Chiesa
Ortodossa Etiopica nutra un immenso rispetto per il Santo
Seggio di San Marco ( la Chiesa di Alessandria, ndr), i
suoi leaders ecclesiastici, che continuano a nutrire sentimenti
di supremazia, stanno creando ostacoli al miglioramento
delle relazioni tra le due chiese, nonostante la buona volont
che sempre stata propria della Chiesa Ortodossa
Etiopica. Questo pu essere dimostrato dalla pretesa
che essi avanzano sulla nostra propriet legittima,
dal punto di vista storico e religioso, presso il monastero
Deir-El-Sultan in Gerusalemme. Come la Chiesa fondata dal
Sangue di Cristo una, la Chiesa Ortodossa Tewahedo
Etiopica perseverer nei propri sforzi di diffondere
la propria fede ed ordine sotto la guida del Santo Spirito.
Nondimeno, gli sforzi proseguiranno al fine di migliorare
le relazioni tra le due chiese. La Chiesa Ortodossa Tewahedo
Etiopica crede e prega che questo si realizzer.
La Chiesa Ortodossa Tewahedo Etiopica fu ufficialmente organizzata
nel IV secolo (328 d.C.), dopo che la Cristianit
fu introdotta nel Paese nella stessa epoca apostolica. La
Chiesa ha 32 diocesi in tutto il Paese. In aggiunta, possiede
anche diocesi in Gerusalemme, in Africa, ai Caraibi e nell'America
Latina, negli Stati Uniti, in Canada, in Europa ed in Australia.
Il possesso di monasteri in Gerusalemme risale alle antiche
relazioni storiche che esistevano ai tempi dell'Antico Testamento,
soprattutto durante il regno della Regina di Saba e di Re
Salomone. La Chiesa Ortodossa Etiopica conta circa 40.000.000
di fedeli ed ha 300.000 monasteri e Chiese e 400.000 ecclesiastici.
La Chiesa provvede diffusi servizi spirituali e sociali,
come dai regolamenti stabiliti dalla proclamazione ecclesiastica
(Kale Awadi), che si estendono dal Patriarcato alle parrocchie.