Se in Italia non ci sono riuscite, in Inghilterra le associazioni che si battono per la difesa dei diritti degli omosessuali, hanno raggiunto lo scopo di non far suonare l'odiato Buju Banton. L'artista avrebbe dovuto esibirsi a Brighton il 5 luglio scorso,ma la protesta in pubblico di diverse persone hanno convinto la polizia ad annullare il concerto. E ancora la mobilitazione ha già permesso che nemmeno Beenie Man potrà venire a suonare in Inghilterra. Un concerto era stato già programmato per il 29 luglio.
Sul fronte delle recriminazioni nulla di nuovo. Le associazioni accusano l'artista di aver scritto e interpretato "Boom Bye Bye" e di non essersi mai pubblicamente scusato, ritenendo non sufficiente il fatto che l'artista si impegnasse nel non cantare quella canzone durante lo show.
Ricordiamo che è nata proprio in Inghilterra la campagna di sensibilizzazione denominata "Stop Murder Music" grazie all'attivismo di Peter Tatchtel, presidente dell'associazione OutRage. Campagna che venne momentaneamente sospesa dopo che fu raggiunto un accordo con diverse case discografiche... continua

Tra le valanghe di critiche e azioni di boicottaggio che la Coca Cola subisce in tutto il mondo, a causa della continua violazione dei diritti umani in alcuni stabilimenti della Colombia dove chi si ribella alle estreme condizioni di lavoro viene ucciso da truppe paramilitari assoldate dalla multinazionale, si aggiunge anche la voce contraria delle comunità Rasta in netto disaccordo con una campagna pubblicitaria della Coca Cola realizzata in occasione della Coppa Del Mondo di calcio.
Il motivo del contendere è l'apparizione nello spot di un uomo con i dread che farebbe pensare per associazione alla rappresentazione di un Rasta.
I Bobo Shanti (Ethiopia Africa Black International Congress) hanno richiesto che lo spot venga immediatamente cancellato dalla programmazione locale e si aspettano che la multinazionale si scusi pubblicamente... continua
By Mr.Bigga - Fonte: The Star

Appena terminato il Rototom Sunsplash ed già on line la Gallery della Roots Yard. Quasi 200 scatti che riproducono i momenti più salienti dei circa 20 sound system e singer in programmazione. Il bilancio di quest'anno positivo sotto l'aspetto dei sound intervenuti , non ha avuto, per ragioni ambientali la possibilità di esprimersi. Abbiamo comunque assistito a qualche dance di ottimo livello grazie a sound system di tutt'Europa e italiani compresi , dimostrando ancora una volta se fosse necessario che la passione verso roots reggae è in notevole crescita. Quasi tutte te foto sono on line, per dare maggiore visibilità a tutti coloro che hanno suonato gratuitamente, senza pass o rimborsi, nella Yard dedicata alle radici della musica reggae. Anche le registrazioni per lo stesso motivo sono state limitate fino al 11 Luglio. Confermata comunque il passaggio radio ad Agosto su Radio Wave. Ringraziamo tutti per la partecipazione e per la pazienza dimostrata. Mancano ancora le foto scattate gli ultimi giorni che mettermo e presto on line.. continua
By Yardi Crew

Ancora artisti reggae implicati in storie giudiziarie. Quella che vi stiamo per raccontare è abbastanza classica visto che riguarda un singer accusato di possesso di ganja. Il protagonista di questa ennesima vicenda è Keith Anthony Blair, meglio conosciuto come Anthony B., che insieme a due suoi amici è apparso davanti al giudice per rispondere dell'accusa di possesso e vendita di marijuana. I tre si sono dichiarati non colpevoli.
I fatti risalgono al 22 giugno quando durante una perquisizione della polizia in una casa di Gordon Town, dove si trovavano i tre, è stata rinvenuta una grande borsa piena fino all'orlo di maria. Durante una più approfondita perquisizione è stata trovata un'altra borsa anch'essa con della marijuana dentro.
La linea difensiva dell'avvocato di Anthony B si basa sull'estraneità del suo assistito a quanto trovato nella casa. E a sostegno della tesi si sottolinea come l'artista fosse sul piano superiore della casa mentre le borse sono state trovate nei locali inferiori dell'abitazione. Inoltre l'avvocato ha aggiunto che Anthony B era solo in visita in quella casa visto che l'artista vive in un altro parish. C'è da aggiungere che in quei locali c'è uno studio di registrazione, motivo per il quale fosse naturale la presenza del sinjay in quel luogo. Al momento il giudice ha acquisito le memorie difensive e delibererà il prossimo 19 luglio. Ricordiamo che Anthony B dovrebbe essere in Italia nel mese di agosto per una serie di concerti sempre che non venga condannato e gli si vieti l'espatrio. by Mr.Bigga
Fonte: The Star

"The Harder They Come" è uno dei film che meglio rappresenta la cultura jamaicana. Dopo oltre 30 anni è stato ripreso per farne un musical che va in scena, dal 25 marzo, al Theatre Royal di Londra. Ebbene a due mesi dalla prima, il musical sta battendo tutti i records di incasso.
Scritto da Perry Henzell e diretto da Kerry Michael in collaborazione con il direttore artistico Dawn Reid, "The Harder They Come" è diventato il musical con il più grande successo di pubblico, con la sala del teatro piena ogni sera.
"Da quando siamo andati in scena al nostro spettacolo è accorso un pubblico composito, cosa che ci ha realmente sorpreso. E' grande sentire il feeling e la partecipazione dell'audience prima, durante e alla fine dello spettacolo" - ha dichiarato il regista Michael.
Il musical, al quale non sono mancate ottime recensioni e il supporto da parte dei media, è andato in scena fino al 10 giugno, diventando lo spettacolo con maggiore numero di repliche conclusive nella storia del prestigioso teatro.
Ispirato all'omonimo film uscito nel 1972 e con protagonista Jimmy Cliff, "The Harder They Come" narra la storia di Ivan, un ragazzo jamaicano di campagna, che decide di trasferirsi nella capitale Kingston per cercare fama e fortuna come reggae star. Nel musical ad interpretare Ivan è il giovane attore Rolan Bell.
Jimmy Cliff che ha presenziato nel giorno di debutto del musical, salì sul palco per cantare la canzone principale dello spettacolo, tra la sorpresa e l'entusiasmo del pubblico. Fonte: The Star

Al Rototom Sunsplash , il mega raduno reggae, partirà quest’iniziativa. Una nuova campagna di sensibilizzazione e sociale che Stand Up For Jamaica, ReggaeZion, Reggae Revolution, Rototom Sunspalsh, Conscious Sound, lanciano per un progetto di riabilitazione per i detenuti in Jamaica .
Uno studio di registrazione da rendere funzionale, questo è l’obiettivo. Grazie a Maria Carla Gullotta, rappresentante di A.I. sarà la nostra referente sull’isola. I detenuti stessi ci hanno lasciato una lista di strumenti, almeno per iniziare. Tutti noi possiamo contribuire a comprare o regalare uno strumento. Proprio noi di ReggaeZion doniamo la 1° Chitarra acustica che sarà il simbolo della raccolta fondi. La chitarra sarà esposta prevalentemente alla Roots Yard (ex tendone Canapa) ad Osoppo e per un giorno nel Back Stage tra gli artisti stessi del Rototom.
Ogni donazione sarà documentata direttamente dal carcere una volta giunto a destinazione. Tutti coloro che contribuiranno avranno la possibilità di avere logo e nome nella pagina su ReggaeZion.com che presenterà l’iniziativa. Quelli che invece vogliono fare una donazione al Rototom, lasceranno la loro firma sulla chitarra che arriverà direttamente sull’isola Pagina dedicata