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Capleton : stop polemiche
Dopo le polemiche sugli artisti omofobi che scenderanno in Tour in Italia, ci sembra giusto far comprendere cosa stia succedendo dando spazio anche ai promoter per avere un punto di vista più completo possibile. Ecco così, il comunicato stampa di una delle più grandi agenzie italiane:
Roma, 2 maggio 2007- In qualità di promoter nazionali, in conseguenze alle polemiche nate intorno al tour italiano di Capleton e per evitare spiacevoli avvenimenti in futuro coi prossimi tour, vorremmo rendervi partecipe di ciò che sta avvenendo.I promoter europei e l’associazione Outrage (la più grande istituzione inglese che combatte a favore dei diritti dei gay e contro le discriminazioni sessuali), hanno trovato un accordo per non ostacolare il lavoro dei promoter e gli artisti reggae che utilizzano liriche “dure”.
L’associazione Outrage sta proponendo ai vari artisti una piattaforma di impegni, tra l’altro già firmata da Capleton e da altri artisti quali BeenieMan e Sizzla, in cui non solo si chiede di non istigare alla violenzaomofobica e non cantare più questi tipi di liriche, ma di tornare alla
visione reale e pura della musica reggae: positive vibrations, l’impegno civile e sociale, il rispetto per la natura, la pace interiore e nel mondo, la lotta per avere diritti e giustizia per tutti….
Come agenzia italiana che organizza tour reggae garantiamo l’assenza totale
di testi che incitino alla violenza e ci riserviamo il diritto a provvedere
in caso non fosse mantenuto l’accordo preso.
Ci rendiamo disponibili per qualsiasi chiarimento.
TourdeForce/Reset

JAH CURE SI PREPARA LA FESTA

Cresce l'attesa per la sospirata liberazione di Jah Cure, data oramai per certa il prossimo mese di luglio. E qualcuno sta già preparando la festa, come dimostra l'attività organizzativa dei Root House, un gruppo di musicisti di Montego Bay pronti a mobilitare una valanga di artisti provenienti da tutta la Jamaica.
La grande celebrazione dovrebbe chiamarsi "Welcome Home Jah Cure" e sarà completamente gratuita. Inutile dire che ci si aspetta l'arrivo di migliaia di persone che vorranno così dare il benvenuto al finalmente libero Jah Cure. Il luogo di Montego Bay non è causale visto che è qui che Jah Cure venne arrestato ed è sempre nella seconda città della Jamaica che il singer ha trascorso buona parte della sua vita prima di andare in progione.
La probabile liberazione del singer dovrebbe avvenire il 27 luglio ed è l'ultima possibilità per Jah Cure di uscire prima della scadenza dei tredici anni di condanna.
Ogni anno i Root House hanno organizzato una festa denominata Jah Cure Must Be Free, nel mese di ottobre in corrispondenza del compleanno dell'artista. Un modo per stargli vivino e per dire che i suoi amici non lo avevano dimenticato.
Si resta perplessi quando si apprende che la presenza di Jah Cure non è ancora confermata anche se poi, riflettendoci si capisce come siano in molti a voler organizzare a quello che si preannuncia l'evento dell'anno e sarà difficile per Jah Cure scegliere a quale partecipare.
Seppure la colpevolezza di Jah Cure, in merito alle accuse che gli sono state mosse tra le quali la più grave è quella di violenza carnale, sembrano essere oramai riconosciute dallo stesso artista, la gente non ha mai smesso di reclamare a gran voce la sua liberazione, convinta che i quasi otto anni di carcere fatti da Jah Cure siano comunque bastati a fargli pagare le colpe attribuitegli.


CHILDREN inna ZION 3

Si avvicina il 18 Maggio, il compleanno di Ras Ale autore di questo portale e come ogni anno, è in arrivo la sua festa dedicata totalmente ai bambini indifesi. Siamo giunti alla Terza edizione e come di consueto si svolgerà nella stessa location , il Mushrooms di Pozzuoli. Tutto l’incasso sarà devoluto in beneficenza “ CHILDREN INNA ZION” questa volta dopo Castelvolturno ( Ce ) e l’Etiopia , guarda al Congo in Africa. Obiettivo aiutare un progetto già in fase di realizzazione, attraverso l’ass. AGAPE onlus. Tutti i fondi raccolti giungeranno direttamente e senza mediazioni ai bambini, per il progetto “ Aula Sana”. E’ possibile verificare le foto e lo stato di avanzamento sul sito web dell’associazione LINK
L a manifestazione è supportata da artisti Rasta che promuovono il messaggio di Jah RastafarI con musica, testi e vibrazioni . Ospiti particolarmente graditi sono Ras Tewelde che sta incidendo il primo album di debutto in Jamaica e Hobo da sempre vicino a questo tipo di manifestazioni benefiche. Inoltre saranno presenti i migliori Mc’s/Sinjay Campani che con la loro voce canteranno sulle basi proposte dal Conscious Sound – Sativa Sound e Gaiola.
Una buona occasione per mettere in pratica il messaggio del reggae, aiutando i più deboli ed indifesi: i Bambini
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LEGALIZZARE LA GANJA COME SACRAMENTO
Se per il momento il governo jamaicano evita qualsiasi dichiarazione ufficiale in relazione alla vergogna di Coral Garden, la comunità rasta di St.Andrew ha voluto comunque ricordare, con una commovente cerimonia, quella triste pagina della storia jamaicana, quando centinaia di Rasta vennero picchiati, torturati e imprigionati. Alla commemorazione hanno partecipato le comunità Rasta di tutta la Jamaica, dando vita ad un appuntamento dove memoria e misticismo si sono mischiati. Al suono dei nyabinghi e canti di preghiera, insieme hanno ripercorso quanto successe quel lontano 1963, sottolineando come da allora i passi avanti compiuti dai Rasta sulla strada della legittimazione del loro movimento e del loro credo abbia fatto incredibili progressi.
L'unica autorità presente era il deputato del JLP (attualmente all'opposizione) Mike Henry, un avvocato da tempo impegnato nella lotta per veder riconosciuto il diritto al risarcimento dei discendenti di coloro che furono deportati dall'Africa durante la schiavitù (la tratta trans-atlantica) Il deputato, a nome del suo partito, ha chiesto scusa per quanto subito, in quell'occasione e non solo, dai Rasta jamaicani.
Ma l'impegno più importante preso da Henry, è quello di chiedere al parlamento la legalizzazione della ganja quale sacramento della fede Rasta.
"Penso che la marijuana utilizzata quale sacramento non vada criminalizzata e nessuno potrà dirmi che la ganja non possa diventare un sacramento come lo è diventato il vino per la Chiesa Cattolica e la Chiesa Anglicana" .
Fonte: The Observer.

EXODUS ristampato su USB e memory Card
Per celebrare i trent’anni dalla pubblicazione di “Exodus” di Bob Marley, la casa discografica " Universal" ha deciso di ripubblicarlo in due nuovi formati tecnologici : su Memory Stick USB e Memory Card Micro SD. L’album fu registrato durante l’esilio di Marley in Gran Bretagna all’inizio del 1977 e sarà il primo disco pubblicato in questi due nuovi formati a partire dal 28 maggio.
Già fatto alcune prove pubblicando in formato Usb singoli di alcune band tra cui Keane e The Fratellis. Brian Rose, direttore commerciale della Universal UK, ha dichiarato che questi test hanno prodotto risultati confortanti, tali da suggerire il passo successivo e l’archiviazione di interi album in una memoria flash
portatile. “Abbiamo sempre avuto in mente la ristampa di “Exodus” come punto di partenza” ha detto Rose, aggiungendo che sono in corso discussioni con il comitato di supervisione delle classifiche di vendita per includere anche questo formato nelle rilevazioni ufficiali.

La versione USB sarà limitata a 4000 copie prodotte nei colori dei Rastafari, ovvero rosso, verde e giallo oro. Conterrà anche tre tracce video registrate al Rainbow Theatre di Londra nel giugno del 1977. Il formato Memory Card sarà distribuito invece in sole 2000 copie per collezionisti. Si tratta di una mini scheda flash della grandezza di circa un’unghia che si può inserire nei cellulari, riproduttori audio e computer.
Il disco sarà ristampato anche in versione CD, standard e deluxe con 12 tracce live in DVD tratte dai concerti londinesi al Rainbow, e in vinile con la stessa confezione con cui arrivò nei negozi nel giugno di trent’anni fa.

Questa iniziativa della Universal inaugura una serie di emissioni di album storici in formato memory stick che la major intende realizzare nei prossimi mesi come contromossa all’inesorabile declino delle vendite di CD.
Articolo segnalato da Maurizio Clary




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