Costa d'Avorio: il reggae detta il ritmo di guerra e pace
Di Lapiz (del 29/11/2007 @ 05:31:03, in Musica, linkato 11 volte)
dal sito di "Panorama" questo interessante articolo
Che l'espansione mondiale della musica reggae sia stata da sempre dettata dai ritmi della contestazione politica e dal carisma di Bob Marley, non una scoperta per nessuno. Ben piu' ignoto e' invece l'impatto che gli eredi del profeta jamaicano hanno avuto in un Paese come la Costa d'Avorio. Nel bene e nel male.
Come sentenzia la Bbc, c'e' voluta la guerra per capire la potenza di fuoco di quel genere musicale, e ora spetta al reggae rimarginare le ferite di una nazione, quella ivoriana, messa in ginocchio da otto anni di crisi politico-militare (1999-2007).
Gli esempi del rapporto tra reggae e conflitti non mancano. Sfruttando appieno la sua celebrita' di padre spirituale del reggae ivoriano, Alpha Blondy (considerato l'erede musicale di Marley, e in tournee in Italia il prossimo dicembre) anticipa i venti di guerra gia' nel 1999: con una canzone intitolata La Guerre civile preannuncia un conflitto armato se il prossimo presidente eletto 'ignorera' le richieste di cambiamento del popolo' in senso democratico. Ma e' troppo tardi. Nel primo colpo di Stato fomentato dal generale Robert Guei ai danni del regime di Henri Konan Bedie (dicembre 1999), i militari dissidenti del potere sanno di poter contare sullĠappoggio di musicisti reggae popolari e politicamente molto impegnati come Serge Kassy e Fadal Dey. Il primo non esiter a dedicare un intero album a Mon General, mentre nei confronti di Dey voci insistenti lasceranno intendere che le sue canzoni hanno influito sulla decisione di rovesciare Konan Bedie. 'I cantanti dovrebbero sapere che le loro storie (sulle sofferenze del popolo ivoriano, ndr) hanno davvero spinto lĠesercito a prendere il potere' spiego' allĠepoca dei fatti un militare intervistato dalla Bbc.
Ma il peggio deve ancora arrivare. Nel 2000, la Costa dĠAvorio sprofonda in un clima di tensioni politiche alimentate da sentimenti xenofobi che oppongono il Sud a prevalenza cristiana al Nord composto in maggioranza da cittadini originari del Burkina Faso e da musulmani. La realta' sociale e religiosa e' ovviamente molto piu' complessa, ma i reggaemen ivoriani approfittano dellĠestrema popolarit del genere musicale per entrare nella battaglia e appoggiare i loro beniamini con testi propagandistici. Lo scontro piu' duro mette a confronto dal 2002 Serge Kassy (di nuovo lui), tifoso fervente del neopresidente 'sudista' Laurent Gbagbo (giunto al potere nellĠottobre 2000 attraverso elezioni contestatissime), e Tiken Jah Fakoly, la nuova stella del movimento reggae nazionale schieratasi al fianco dei ribelli 'nordisti' di Guillaume Soro.
LĠimpegno politico tale che la Bbc ricorda come 'Kassy divento' uno dei leader dei Giovani Patriotti', un gruppo di militanti favorevoli al presidente Gbabo e 'accusato di essere stato una milizia' al servizio del capo di Stato per aizzare le folle e perseguitare gli oppositori. Sul fronte opposto, Tiken Jah Fakoly, si illustra per i toni virulenti con cui deride Gbagbo, dipinto come 'un presidente teppista'. Minacciato di morte e per questo costretto allĠesilio nel 2003, il cantante e' stato pi volte accusato da Kassy 'di sfruttare le vicissitudini degli ivoriani per favorire la sua carriera'.
Fortunatamente, gli accordi di pace siglati tra il presidente ivoriano e i ribelli nel marzo 2007 spingono i nostri protagonisti ad assumere atteggiamenti piu' pacifici. Nel giustificare il duetto formato assieme a Beta Simon, noto per la sua affiliazione a Gbagbo, Tiken Jah Fakoly spiega in unĠintervista concessa di recente a Rfi che 'gli ivoriani sono stanchi. LĠaccordo di pace merita di essere sostenuto. Ecco perche' ho deciso di offrire un piccolo contributo alla riconciliazione della Costa d'Avorio'. Con lo stesso spirito, il rivale Kassy sta provando di convincerlo a tornare ad Abidjan per organizzare un mega concerto a favore della pace. 'Forse' come scrive la Bbc, 'la guerra del reggae e' giunta al capolinea'
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