Di seguito tutti gli interventi pubblicati sul sito, in ordine cronologico.
"He who seek of only vanity, and no love for humanity, shall fade away, fade away.", comincia cos “Fade Away”, una strepitosa tune registrata a Channel One nel 1976, interpretata e scritta da Junior Bayles, testimonianza della grande creativit di un artista davvero eccezionale, una base realizzata dal mitico chitarrista Earl “Chinna” Smith. Negli anni successivi tanti sono stati gli artisti che su quella base hanno voluto cantare, riconoscendo cos il grande magnetismo che una canzone del genere ha sempre esercitato sulla reggae massive, capace ancora di emozionare nonostante siano passati oltre 30 anni.
Nasce da queste considerazioni il progetto della crew francese dell’Heartical Sound che stampa proprio in questi giorni dei nuovi singoli sul Fade Away riddim, nella version rimasterizzata della Basque Dub Foundation nel 2005 e sulla quale gi sono usciti altri singoli. Non ci sono grandi nomi a posare la propria voce, ma l’effetto e il risultato comunque buono.
Bella “See A Man Face” con lo stile inconfondibile di General Levy e ben fatte sono anche “Rise” di Lukie D e “Shining” di Queen Omega, una splendida voce purtroppo non ancora emersa come meriterebbe. Dal passato arriva invece Papa Kojak, il primo artista jamaicano a dare vita ad un duo formato da uomo e donna verso la met degli anni ’70. Una timbro vocale cavernoso che qui ci propone “Rise & Shine”. E poi anche due interessanti testimonianze di reggae spagnolo con i Rootsmala e il singer Roberto Sanchez, molto apprezzato in patria.
Potete ascoltare degli audio sampler collegandovi al Myspace dell’etichetta e sound francese Link
Tracklist
LUKIE D "Rise" / ROOTSAMALA "Never Walk Away"
QUEEN OMEGA "Shining" / ROBERTO SANCHEZ "Wise Enough"
CHRONICLE "Serve Jah" / PAPA KOJAK "Rise & Shine"
GENERAL LEVY "See A Man Face" / BDF & DUB TERROR "Dub Nah Fade"
Lives On il frutto dellincontro tra due grandi protagonisti della storia della musica reggae, Jacob Miller e il produttore Joe Gibbs. A riproporcene la magia la ristampa su supporto digitale della VP Records, con allinterno vere e proprie chicce come le extended version e dub version mai apparse prima dora su cd. Uscito nel 1980 Lives On (conosciuto anche con il titolo IM Just A Dread) ripropone alcune gemme immortali del rimpianto artista, accompagnato in queste canzoni da musicisti quali Sly & Robbie, Tommy McCook e Clive Hunt, senza contare la presenza dietro il mixer di Errol Thompson.
Il disco rappresenta un immediato omaggio dopo la morte di Jacob Miller avvenuta per un incidente stradale nello stesso anno La particolarit di questa ristampa che ad alcune versioni originali seguono quelle di un famoso deejay dellepoca quali I-Roy, Trinity e U-Brown, mentre il disco si chiude con tre ipnotiche session musicali come ad esempio la meravigliosa Above Rocks di Augustus Pablo.
Per chi conosce e ama Jacob Miller in Lives On trover brani di assoluto splendore che hanno contribuito a conferirirgli licona di mito senza macchia e senza paura della reggae music. In questa direzione vanno I Am Natty, Shakey Girl, IJust Dread e Flay Away, una sorta di profezia su quello che sarebbe stato il suo viaggio verso linfinito.
Ricordiamo che la stessa VP ha ristampato a dicembre scorso anche "Natty Christmas", un disco registrato da Jacob Miller insieme a Ray I nel 1978 per il produttore Errol Myrie. Nella ristampa trovano posto, con interpretazioni efficaci ed originali, anche Red Rat e Turbulence, due artisti protagonisti della scena attuale della musica reggae.
D'altronde giusto che il mondo mantenga accesi i riflettori su un performer di cos grande qualit e intensit, che solo un destino crudele ha voluto portarci via quando Jacob aveva appena 25 anni, al culmine di una ascesa che sembrava inarrestabile e prodigiosa.
Tracklist
I AM A NATTY / KNOTTY KNOTS - JACOB MILLER WITH I ROY
SHAKEY GIRL (EXTENDED MIX) - JACOB MILLER
I'M JUST A DREAD / ONE SHUT - JACOB MILLER WITH TRINITY
KEEP ON KNOCKING / THIS OLD MAN - JACOB MILLER WITH U BROWN
KEEP ON RUNNING - JACOB MILLER WITH WELTON IRIE
BACKYARD MOVEMENTS / FUSSING & FIGHTING - WITH KILLER BROWN
FLY AWAY - JACOB MILLER
THE VILLAIN (DUB) - MIGHTY TWO
ABOVE ROCKS (DUB) - AUGUSTUS PABLO
FRONT PAGE (DUB) - JOE GIBBS & THE PROFESSIONALS
Jacob Miller: I am Natty Video
Il primo appuntamento del Reggae Film Festival partito ufficialmente mercoled scorso, con la proiezione di tre films avvenuta all’Emancipation Park di Kingston. E l’onore di aprire l’evento stato conferito ad un documentario dedicato ad uno dei pi grandi musicisti jamaicani dal titolo “The Legacy Of Rico Rodriguez”, diretto dal Jep Jorba (nella foto), regista di origine africana proveniente dalla Spagna.
Gli altri due film sono stati il tedesco “Jamaica Almost Heaven”, diretto dal grande Herzog e con la partecipazione di attori jamaicani come Carl Bradshaw e Oliver Samuels. A chiudere questa prima intensa giornata stato il grande documento visivo e visionario dedicato a Peter Tosh, “Stapping Razor” da molti appassionati gi conosciuto e visto.
Il produttore Jobson ha ricordato al pubblico presente “di avere avuto la fortuna di incontrare tutti e tre i membri fondatori dei Wailers (Peter, Bob e Bunny) e di loro fu Peter a catturare la mia attenzione, grazie ad un intelletto ed una mente brillante, associato a un grande senso di humor".
"E quando negli anni ’90 decisi di dare vita al progetto, l’attenzione del mondo era focalizzata su Marley e nessuno sembrava pi di ricordare Tosh. E’ stato un modo di scavare nella mente profonda di questo grande poeta”.
Una grande partenza dunque, che rende il Reggae Film Festival uno degli appuntamenti migliori di questo lungo Reggae Month.
Per Sugar Minott l’esibizione all’ultimo Rebel Salute ha avuto il senso di comunicare ai jamaicani che lui esiste ancora e che la sua musica continua a regalare grandi emozioni. La Youth Promotion, label creata dal grande artista negli ani ’70, ha ancora come missione quella di scoprire e lanciare giovani talenti, in particolare la figlia Pashon che proprio in questo periodo sta lavorando attivamente per spiccare il salto di qualit. Inutile sottolineare l’importanza di Sugar Minott nella storia della reggae music, storia scritta soprattutto quando l’ancor giovane artista inizi a collaborare con Studio One, posando la sua particolarissima voce sui riddims immortali della mitica label.
A guidarlo c’ stata sempre una grande voglia di indipendenza che lo ha spinto prima a creare il proprio sound system Black Roots e poi, come detto, la label Youth Promotion. Inoltre prima della carriera da solista, Sugar Minott ha partecipato alla breve nascita e affermazione degli African Brothers, insieme a Tony Tuff e Derrick “Bubbles” Howard.
Esce ora un piccola chicca apparsa per la prima volta nel 1983 ed ora riproposta, un mini album composto da quattro brani e le rispettive dub version, con Sugar Minott in splendida forma e particolarmente a suo agio “inna dancehall style”. Grande apertura con il memorabile “Informer”, una “reality tune” immersa nel modo di vivere del ghetto alla quale segue la roots lover di “Genuine Lover”, una profonda linea di basso che ti fa sobbalzare il cuore. Altrettanto vibranti sono anche “So We Love It” e “Dreadlocks Rock”, oltre alle due bonus track di Jah Batta e Little John.
Sugar Minott - Dance Hall Showcase Vol. II - Wackies - Indigo
Tracklist
- Informer
- Informout
- Genuine Lover
- Genuine Dub
- So We Love It
- So We Dub It
- Dread A Mi Idren
- Dreadlocks Rock
Bonus Tracks
- Informer - Jah Batta
- Tear Down The Dancehall - Little John
Ky-Mani Marley dice di aspettarsi grandi cose per lo Smile Jamaica Africa Unite che si svolger domani 23 febbraio. Per lartista, la gente pronta a ricevere grande energia, grande intensit e una massiccia partecipazione. Oltre al live set per Ky-Mani il concerto rappresenta qualcosa di speciale.
Significa ogni cosa per me. Avr la possibilit di salire sul palco con i mie fratelli e cos testimoniare leredit di nostro padre, unoccasione per provare emozioni intense e irripetibili.
Ma per il figlio di Bob sar lintero concerto a regalare momenti indimenticabili e per questo invita la gente a prendere parte ad un avvenimento che ha molto di speciale, sia come musica proposta sia per il suo profondo significato simbolico.
Per Ky Mani questo un periodo particolarmente fortunato grazie alla buona accoglienza ricevuta, soprattutto negli Stati Uniti, del suo nuovo album Radio, uscito nel settembre scorso dopo cinque anni di assenza. Anche in questo caso un disco molto variegato, nel puro stile dei fratelli Marley, oramai quasi un marchio di fabbrica al quale non si pu rinunciare.
Nel frattempo tutto sembra essere pronto per il grande concerto di domani che spero di potervi raccontare nel collegamento con Reggae Radio Station di domenica.
Se c’ ancora qualcuno che pensa che il Reggae Grammy Award lo specchio reale di quanto succede nel mondo del reggae, a dare una definitiva interpretazione di cosa questo premio rappresenta, arrivano le dichiarazioni di Roger Steffens, uno dei pi profondi conoscitori della musica jamaicana, che sottolinea come non ci sia nessun criterio di merito ne di vendita dei dischi. A far pendere il premio da una parte o dall’altra solo il nome.
“Non lo so proprio su cosa si basi il Grammy. Non so nemmeno quanta gente voti, potrebbero essere 200 persone o 14.000, nessuno l’ha mai detto. Non si basa sul merito, non si basa sulle vendite. Molto probabilmente solo il nome a contare o delle label che sono dietro gli artisti. Io non ho alcun potere, non ho mai votato. Spero di essere stato chiaro e che tutti mi abbiano capito” – afferma Steffens che , e non poco, il capo della Reggae Grammy Screening Commitee.
Le dichiarazioni sono state rilasciate durante un incontro alla Global Reggae Conference, iniziata luned scorso alla University Of West Indies. E allora a che serve questo premio? Basta chiamarsi Marley? E Steffens un capo senza potere?
“Io non scelgo le nomination, non scelgo chi vince – dice con convinzione lo scrittore – cerco solo di essere sicuro che quello che viene incluso nella categoria sia reggae. Lo dico a tutti gli artisti jamaicani che mi hanno attaccato, non sono io a decidere”.
L’ultimo episodio si verificato il mese scorso, quando Eek A Mouse ha affrontato Roger Steffens a muso duro chiedendo perch non gli avesse mai fatto vincere un Award. La risposta dello scrittore fu “dovresti chiamarti Eek A Marley!”
Altri commenti sarebbero del tutto superflui.
Esce Jamaica No Problem, ultimo album di Anthony Que, giovane singer cresciuto con Beres Hammond e la sua Harmony House. Registrato al Mixing Lab di Kingston, con la partecipazione speciale di Sly & Robbie, il disco contiene 15 tracks sospese tra reggae lovers e canzoni pi conscious, privilegiando sonorit semplici e solari di facile ascolto e di immediata presa, senza grandi pretese e senza coinvolgere pi di tanto. Al suo interno anche qualche interessante combination come quella con Gyptian (in realt suo cugino,ndr) dalla quale nasce il brano Listen To The People, una delle tune pi interessanti del disco insieme a You Know I Love You, We Dont Care Burn Babylon e Mr Gunny.
Ci che non convince di Jamaica No Problem la presenza di alcuni brani abbastanza mediocri, troppo orientati al pop e per questo meno efficaci, un tentativo dellartista, che ora vive a Londra di rincorrere un facile successo, sacrificando un pi consapevole cammino artistico. Eppure la voce di Anthony preziosa, bella e dalle tonalit ampie, perfettamente a suo agio sulle basi suonate dalla Fire House Crew, senza dubbio una delle migliori band jamaicane.
Resta comunque un po di amarezza perch i due precedenti dischi, A Brighter Day Is Coming e Recharge And Reload ci avevano regalato un artista completo e convinto dei propri mezzi e la stessa critica segnalava Anthony come una delle promesse pi interessanti. Promesse che restano intatte, solo se Anthony, e nel disco in alcuni brani lo dimostra alla grande, continuer a seguire la sua strada, senza farsi incantare dalle sirene che gli promettono un successo stellare.
Tracklist :
1 Scared
2 - Jamaica No Problem
3 - Rough
4 - Listen to the People Feat. Gyptian
5 - You Know I Love You
6 - No Jestering
7 - We Don't Care
8 - Kerry
9 - Girl of My Dream Feat. Asalante
10 - Break Up Make Up Feat. Chantelle
11 - Where Did The Love Go
12 - Mr Gunny
13 - Burn Babylon
14 - No Jestering Feat. Hit List
15 - Sweet Jamaica
Anthony Que Ft Gyptian Listen To THe People
Luciano, Ken Boothe, Morgan Heritage, Tarrus Riley e Sugar Minott, insieme ad altri artisti provenienti da tutto il mondo, parteciperanno al concerto organizzato per festeggiare i 40 anni della nascita dell’organizzazione Twelve Tribes Of Israel. Il live event uno dei tre programmati durante il periodo di commemorazione. Domenica prossima ci sar una speciale cena al Twelve Tribes HQ, 81-83 Hope Road.alla quale tutti si presenteranno vestiti di bianco. Luned, il giorno dell’anniversario, ci sar una speciale danza e preghiera alla quale tutti parteciperanno con il colori caratteristici delle 12 Trib di Israele e occasione anche per raccogliere fondi al fine di finanziare le attivit della organizzazione.
The Twelve Tribes Of Israel furono fondate da Prophet Gad, che viveva a Davis Lane in Trench Town. Questo movimento nato dalla consapevolezza acquisita dopo aver letto la Bibbia, dalla Genesi Alla Rivelazione, un capitolo al giorno (chapter a day). Il metodo dello studio della Bibbia successivamente indicato, forma una parte consistente delle loro predicazioni ed insegnamenti per tutti coloro che sono interessati. Gad ha iniziato ad organizzare incontri a Trench Town con 12 fratelli e 12 sorelle, una caratteristica che si conserver negli anni successivi andando a costituire il corpo esecutivo dell’organizzazione. Dei membri originali ricoprono ancora un ruolo attivo Sister Dinah, moglie di Prophet Gad, e Brother Dan.
Il significato delle Twelve Tribes Of Israel che ogni mese rappresenta una Tribe (Tribu’). Gennaio - Naptali, Febbraio - Joseph, Marzo - Benjamin, Aprile - Rueben, Maggio - Simeon, Giugno - Levi, Luglio - Judah, Agostot - Issachar, Settembre - Zebulun, Ottobre - Dan, Novembre - Gad, Dicembre – Asher. Cos come ad ogni mese corrispondono colori diversi: argento, oro, viola, marrone, giallo, rosa, blu, rosso, grigio, verde, bianco, nero e tutti i colori insieme per Sista Dinah.
Ogni incontro inizia con la frase "Greetings in the name of our Lord and Saviour Jesus Christ, who has this day revealed Himself in the Personality of HIM Emperor Haile Selassie I. Greetings also through the Ethiopian Orthodox Faith, which is not one of rituals nor rites but a function of the heart, to be born again, which is a mystical incorporation or unity in one, Greetings also through the Twelve Tribes of Israel which was scattered abroad and now founded in Jamaica by the Prophet Gad.".
La dottrina che riconosce la figura di Ges Cristo, ha determinato una significativa differenza delle Twelve Tribes Of Israel con le altre organizzazioni Rasta, motivo per il quale i membri delle 12 Trib di Israele sono conosciuti anche con il nome “Jesus Rastas”.
Fonte: The Observer
Ps: L’articolo breve e inevitabilmente superficiale. Per chi volesse arricchire la conoscenza, la storia e le origini delle Twelve Tribes Of Israel si consiglia una meticolosa ricerca in rete che vi permetter una buona assimilazione di cosa esse rappresentano.
I Bizzarri Sound nascono nel 2004 con l’obbiettivo di portare la musica reggae a Modena. Organizzano diverse serate, ma soprattutto arricchiscono la loro esperienza con l’allestimento di uno studio di registrazione dove invitare artisti di fama internazionale per registrare preziosi dubplates. Entrano cos in sala di registrazione Anthony B, The Abyssinians, Michael Rose e Jah Mason, solo per citarne alcuni. Ma per il collettivo emiliano c’ ancora qualche passo da fare per diventare una realt del reggae italiano a 360 gradi.
Organizzano dunque anche concerti, come quello di Kiprich, e in particolar modo entrano nel variegato mondo dei riddims, producendoli e distribuendoli su propria etichetta. E’ cos che nasce il progetto Israelites Part II, registrato e mixato da Dr. Darius e Leo dei Bizzarri Sound presso lo studio Stranisuoni di Reggio Emilia. Al momento sono stati realizzati due singoli, “Keep The Fyah Burnin’” e “Follow Me”, cantati rispettivamente da Lion D e Freddy G, due interessanti realt del reggae italiano. Ma la chicca l’imminente uscita sullo stesso riddim anche di “Crying For Peace”, di Jah Mason, uno dei principali artisti dell’attuale scena reggae jamaicana.
Sbocco naturale sar la pubblicazione di un album nel quale raccogliere tutte le versions del riddim che, come certo avrete capito, si ispira alla grandissima “Israelites” di Desmond Dekker.
Per concludere segnaliamo un altro interessante progetto della Bizzarri Records, la realizzazione dell’album di debutto di Miss Linda (nella foto), giovane singer di origini ghanesi alle prese con il meglio dei riddims jamaicani e della quale presto vi parleremo
Visita il Myspace dei Bizzarri Sound Link
Musicista, produttore e ingegnere del suono, Tappa Zukie ha fatto della sua versatilit il grande punto di forza, fino a diventare un personaggio davvero essenziale nella crescita e affermazione del roots reggae. Le diverse produzioni da lui realizzate hanno creato un archivio personale di tutto rispetto, un prezioso scrigno dal quale estrarre perle preziose ed impedibili. Nato con il nome di David Sinclair nel 1955, comincia il suo cammino musicale nei sound system proprio mentre tale realt vive un momento di particolare magia, visto che ad animare la scena ci sono mostri sacri come U Roy, Prince Jazzbo, Dennis Alcapone e Big Youth.
Personalit estroversa, grande passione per il deejayng style, inventiva e coraggio fanno di questo giovane ragazzo un punto di riferimento per gli artisti e i produttori dell’epoca. Cosmopolita e pronto alle nuove esperienze, trova nella scena inglese a americana il contesto naturale per dispiegare le sue capacit, cos da dare una mano fondamentale alla nascita delle locali scene reggae. I brani che lo fanno conoscere sono diversi, tra questi ricordiamo “MPLA” e “Pick Up The Rockers”, che vengono poi anche stampati sull’album “Tappa Zukie In Dub”, che esce nel 1976, assemblato nel King’s Tubby Studio in Waterhouse. Lo stesso disco viene ristampato successivamente dalla Blood&Fire.;
Proprio l’anno scorso a riaccendere i riflettori sul geniale artista la Trojan che ristampa “Escape From Hell”, nato dal sodalizio tra lo stesso Tappa Zukie e i Revolutionares di Sly And Robbie. Un altro passo fondamentale nella carriera artistica del poliedrico musicista la pubblicazione nel 1979 dell’album “Roots Man Connection”, una testimonianza delle diverse e prestigiose collaborazioni avute con altri artisti.
Esce proprio in questi giorni la ristampa, con l’aggiunta di cinque bonus tracks, curata dalla Kingston Records e nella quale possibile trovare artisti di rinomata fama quali Prince Alla, Horace Andy e Errol Dunkley, ma anche vere rarities come Putto Black e Ba Wisdom. Un coinvolgente viaggio nel passato, cadenzato dalle intuizioni, dalle attitudini e dall’amore per le profonde vibes di un artista che anche dietro al mixer dimostra una grande competenza e bravura.
Track Listing
1. Prince Alla - Gold Diva
2. The Seekers - Jah Know You
3. Tapper Zukie - 1st Street Girl
4. Horace Andy - Easy Come Easy Go
5. Ba Wisdom - Fret Not Yourself
6. Errol Dunkley - Midnight Cowboy
7. Junior Ross - Ruff Ruff Way Ahead
8. Mighty Diamonds/Tullo T - Morgan The Pirate
9. Frankie Jones - Living The Life You Love
10. Ba Wisdom - Girl I Love You
11. Cornell Campbell - Calling You Girl
12. Putto Black - Dear God
13. The Vibes Tone - Leaders Of Black Countries
14. Jah Mikey/Tapper Zukie - Tapper Roots On The Ball
15. Massive Dread - No More To Roar
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