Di seguito gli articoli e le fotografie pubblicati nella giornata richiesta.
Articoli del 06/05/2008
Se qualcuno pensava che il Sumfest non fosse sopravvissuto alla mancanza della sponsorizzazione della Red Stripe, non avrebbe potuto commettere errore pi grossolano. Il festival jamaicano pi famoso nel mondo ci sar, perch come dice un noto slogan (oltre che titolo di una famosa canzone) The Show Must Go On A dichiararlo ufficialmente la Summerfest Production, da anni organizzatrice dellevento. Nel comunicato si legge che bisogna preservare limportanza di uno show che d alla Jamaica visibilit in tutto il mondo e lo si far con gli altri sponsors che vorranno appoggiarci. Sulla defezione della Red Stripe, i responsabili della Summerfest Production dicono: La Red Stripe ha ricoperto il ruolo di maggiore sponsor per diversi anni e anche grazie a loro il Sumfest ha avuto molto successo, motivo per il quale non possiamo che ringraziarli. Ora la Red Stripe ha preso posizione contro quegli aspetti che considerano negativi della dancehall music e tale decisione va rispettata. Non dobbiamo per dimenticare che molti di questi artisti hanno reso grande il nostro spettacolo. Il loro talento ha permesso di farli conoscere in tutto il mondo e non abbiamo bisogno di usare un linguaggio indecente o volgare per vendere di pi.
La sedicesima edizione del Reggae Sumfest si terr dal 13 al 19 luglio e partir con il Beach Party al Tropical Beach. La serata pi attesa sar il 17, quando saliranno sul palco i pi apprezzati artisti dancehall, prima di chiudersi con due serate dedicate al reggae e agli ospiti internazionali.
Seppure ancora presto, la partecipazione di alcuni artisti sembra gi essere certa, come quella di Beres Hammond, Beenie Man, Buju Banton, Sizzla, Bounty Killer, Elephant Man, Mavado, Busy Signal, Jah Cure, Richie Spice, Macka Diamond, Brick & Lace, Tami Chynn, Erup, Queen I-Frica, Etana, Tarrus Riley, Anthony B, Voice Mail, Vybz Cartel, Demarco, Courtney John. Harry Toddler. E bastano questi nomi per ribadire ancora una volta, nonostante la Red Stripe, il Sumfest va avanti e si rafforza.
Non si fatta attendere molto la risposta di alcuni artisti al proclama del grande sponsor Red Stripe, di non dare il prezioso contributo economico agli eventi che vedranno la partecipazione di personaggi che fanno delle lyrics violente e antisociali il loro messaggio portabandiera. Gli artisti hanno risposto come suol dirsi pan per focaccia, minacciando loro stessi di boicottare la birra nazionale. Se loro ci boicottano, naturale che anche noi boicotteremo loro stata la semplice quanto disarmante dichiarazione. E in cosa consisterebbe questa azione di boicottaggio allincontrario? Beh la pi ovvia che possa esserci, non bere pi Red Stripe. Ma c di pi perch artisti come Beenie Man, Elephant Man e Voicemal hanno annunciato che faranno dei concerti gratuiti senza che sia possibile vendere la Red Stripe.
La dancehall la nostra musica e prima la Red Stripe e ora questa nuova legge del governo sui rumori molesti, vanno nella stessa direzione, quella di spegnere la nostra voce dice The Doctor. Sempre per Beenie Man, la Red Stripe ha in realt deciso di lasciare la Jamaica per andare a sponsorizzare dei festival rock in Europa.
E miracolo di quanto sta accadendo, alcuni artisti che hanno sempre fatto della lotta e della competizione le caratteristiche essenziali del loro rapporto, si sono uniti sotto la bandiera della lotta contro la Red Stripe.
Era il 4 aprile, come documentato dal nostro sito, quando la Red Stripe in un comunicato denunciava un trend negativo da parte della musica nel glorificare la violenza, cosa che lanciava nel mondo una distorta e negativa immagine della Jamaica, con i conseguenti risvolti negativi anche per leconomia del paese. Come detto ora arriva compatta la risposta di molti artisti dancehall, Mavado rivendica ad esempio che la Red Stripe diventata famosa ed ha aumentato le vendite grazie a loro.
Quando la gente viene al Sumfest o allo Sting per vedere artisti come me o Bounty Killer, nessuno viene per vedere la Red Stripe. Grazie a noi le vendite della birra crescono a dismisura afferma il famoso deejay.
Ma non solo il mondo dancehall a ribellarsi al dictat della Red Stripe, nel serrato dibattito intervenuto anche il poeta e noto conduttore radiofonico Mutabaruka, il quale ha detto che in realt quello che si vuole punire non la violenza, che presente nella musica da molto tempo, ma lomofobia. Sono le associazioni gay a fare pressione e penso che quanto fatto dalla Red Stripe sia davvero ipocrita.
La Red Stripe al momento non annuncia nessun passo indietro e ribadisce la volont di voler togliere il proprio appoggio allo Sting e al Sumfest.
La Jamaica vista in tutto il mondo come il paese pi violento ed nostro dovere scoraggiare tutti gli elementi che possono aggravare questa situazione. La musica che glorifica la violenza inaccettabile ribadiscono i responsabili di uno dei marchi jamaicani pi famosi.
Fotografie del 06/05/2008
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